Cristina, dal Gallio ad Amsterdam per ricordare Anna Frank
Un nuovo riconoscimento per la danzatrice e attrice comasca ex allieva del Gallio e il progetto “Anna, fiore della Shoah | La forza della Memoria”
Como, 22 gennaio 2025
Cristina Pini, 19enne studentessa iscritta alla facoltà di Scienze e Tecnologie psicologiche alla Bicocca di Milano dopo aver effettuato tutto il percorso di studi all’interno del Pontificio Collegio Gallio di Como, sarà Anna Frank in Olanda, ad Amsterdam, nella casa in cui visse e si nascose per due anni la giovanissima ebrea, diventata suo malgrado un simbolo internazionale della Shoah grazie alle pagine del suo drammatico diario.
Un nuovo riconoscimento per la danzatrice e attrice comasca e per il progetto “Anna, fiore della Shoah | La forza della Memoria”, film cortometraggio in danza, nato dall’evoluzione dello spettacolo teatrale ideato e diretto da Tony Lofaro “Anna, Diario figlio della Shoah”.
Il “corto” verrà proiettato il Giorno della Memoria, ovvero il prossimo 27 gennaio, alla presenza dei protagonisti e direttamente alla “Anne Frank House” di Amsterdam. Cristina, nata il 19 giungo 2005, ha frequentato il Liceo quadriennale internazionale al Gallio e pratica la danza da quando ha otto anni. Aveva letto il Diario di Anna Frank in quinta elementare, proprio al Gallio. E’ stata scelta per il ruolo di Anna cinque anni fa in seguito ad un’audizione.
Compagna di classe Giulia Tamagni del quadriennale internazionale, uno dei fiori all’occhiello della formazione al Gallio, Cristina Pini era volata nell’autunno del 2023 nelle Filippine, a Dumaguete City, città di oltre 100mila abitanti capoluogo della provincia di Negros Oriental nella Regione di Visayas Centrale, per un’esperienza di volontariato. A Dumaguete, dal 2001, i Padri Somaschi hanno aperto una “Casa per i ragazzi” grazie a una donazione della famiglia Arvedi. E Casa Miani Arvedi è stata per un mese anche la casa delle due giovani comasche. Cristina aveva tenuto anche un laboratorio di danza per le piccole ospiti.
Prodotto da OroCreative, firma che unisce il videomaker Daniele Chatrian e Tony Lofaro, il corto uscito su YouTube lo scorso 27 gennaio 2024 ha la prestigiosa partnership di TAM, Teatro degli Arcimboldi di Milano e del suo direttore artistico Gianmario Longoni.
A un anno di distanza ecco il ponte fra Lofaro e la “Anne Frank House Museum”, l’inizio di un nuovo capitolo che si scriverà nel futuro; l’uscita dal confine del film cortometraggio segnerà nuovi progetti da esplorare in nome della Memoria nei prossimi anni ed oggi: per l’occasione, una delegazione del team tecnico-creativo il 27 gennaio verrà ospitata ad Amsterdam per presenziare ad una cerimonia privata, dove verrà donata alle maestranze olandesi una targa contenente un QR code che riporta al cortometraggio on line. La casa di Anne Frank è la casa-museo allestita a partire dal 1960 ai nr. 263-265 di Prinsengracht, ovvero in quella che fu in parte l’abitazione dove rimasero nascosti per due anni (dal 1942 al 1944) la giovane Anne e la sua famiglia, assieme alla famiglia Van Pels, durante l’occupazione nazista nei Paesi Bassi. L’abitazione è soprannominata “l’alloggio segreto”.
A volare ad Amsterdam per l’occasione, ci saranno Cristina Pini (dal 2020 la performer che ha interpretato Anne prima nello spettacolo teatrale e poi nel film cortometraggio), Giovanna Marino, (fotografa di scena del progetto), Martina Battaini (assistente alla regia ed alle coreografie della messa in scena teatrale e della versione e del film cortometraggio), Daniele Chatrian (riprese ed editing del progetto video) e naturalmente Tony Lofaro.
Dal 2020, Lofaro, coreografo e regista eporediese, cura con forza e dedizione una personale missione nella Memoria, portando all’attraverso l’arte il suo contributo alla divulgazione, in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto. Il soggetto di Anne Frank diventa per lui tema inclusivo per le generazioni, motivo di sviluppo artistico attraverso la danza, il teatro, le immagini. Il film, girato nella suggestiva cornice di Teatro Arcimboldi Milano, fra palcoscenico e sala, è un attimo trasognato della vita della piccola Anna; Lofaro desiderava portare allo spettatore un frammento mai raccontato nella versione teatrale e così le immagini riportano a quegli ultimi giorni di vita nel campo di sterminio di Bergen-Belsen, Germania. Un intenso spaccato fra ricordi, suggestioni ed allucinazioni della giovane ragazza rimasta sola che ritrova amici e persone conosciute nella sua vita, talvolta sono vicine a lei, altre la osservano da lontano; come in un bellissimo sogno appare il prezioso diario rimasto nella realtà nel nascondiglio segreto mentre lei si allontana scomparendo nel buio, in un incrocio fra la vita e la morte.
“Anna, Fiore della Shoah” | La forza della Memoria (Il film cortometraggio in danza)