Fank e Charlie, un pitbull e un cocker, due simpatici
alleati per combattere ogni forma di bullismo tra gli studenti

Como, 15 dicembre 2023

Troppo spesso nelle Scuole si sente parlare di alunni che non sanno reagire in modo equilibrato alle difficoltà, alcuni rinchiudendosi in sé stessi e altri invece esprimendo tutta la loro paura con eccessi di aggressività. Per combattere contro ogni forma di bullismo al Gallio ci sono due alleati: Fank e Charlie. Un pitbull e un cocker. Due cani molto diversi, per far riflettere sulle differenze tra loro e sui pregiudizi. E’ partito da poche settimane, ma ha già avuto un’eco nazionale ed è stato ripreso dalle telecamere della Rai, il progetto “A scuola con un bullo”, che ha come referente Elena Guerini Rocco, psicologa specializzata in IAA (Interventi assistiti con animali) secondo le linee guida nazionali, che è anche coadiutore di Chiarlie il cocker e Dario Fusi, coadiutore di Frank, il pitbull.

“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno” ha detto Martin Luther King. Il propone di portare la classe a un clima più collaborativo, di riportare il concetto di competizione lontano dall’aggressività, di far conoscere il significato di empatia. Il progetto si fonda sulla presenza del cane: è ormai ampiamente provato che la presenza di un cane nella vita quotidiana esercita un effetto positivo sul tono dell’umore, sulla capacità di ridurre l’agitazione e l’aggressività e permette anche di agire nel settore della formazione e della responsabilizzazione dei giovani verso gli altri. Ma non solo, in un gruppo classe in cui il bullo cerca di prevalere e rovinare ogni attività, il cane “spiazza”: che abbia di fronte a sé una vittima o un bullo, l’animale non si intenerisce né si impaurisce, non sa e non giudica. Il cane è l’essere più esclusivamente inclusivo che ci possa essere all’interno della scuola.

A differenza di altri progetti di Pet Education, l’unicità di “A scuola con un bullo” è rappresentata anche dalla presenza di un cane noto per la sua aggressività come il pitbull appunto. Il Gallio fa da apripista nel portare questo metodo dentro le scuole in supporto alle attività di un pedagogista. “Noi abbiamo una serie di insegnanti abilitati in tutti i cicli scolastici – ha spiegato Fabio Monti, direttore generale Pontificio Collegio Gallio intervistato dal Tg3 della Rai - Da noi serve per combattere il bullismo, ma serve anche quando c’è il distacco i bambini che frequentano l’asilo nido o d’infanzia”.